In questo approfondimento ho deciso di soffermarmi sull’endodonzia, area di specializzazione che si occupa della terapia della parte interna del dente o polpa.

Insieme al mio team degli studi dentistici di Roma e Frosinone, abbiamo pensato di fornirvi tutte le informazioni utili dedicate alla polpa dentale e interconnesse all’endodonzia, al fine di aiutarvi a comprendere se abbiate bisogno di un trattamento per tornare a sorridere, masticare e relazionarvi in completa serenità.

Informazioni utili sulla polpa dentale

Prima di scoprire le problematiche che possono riguardare la polpa dentale e come l’endodonzia possa rappresentare una pronta soluzione, dedichiamo questo primo breve paragrafo a scoprire perché è importante prendersene cura. Innanzitutto, come abbiamo precedentemente anticipato, quando si parla di polpa dentale si intende il tessuto molle che occupa il centro del dente, sotto smalto e dentina, e che è costituito dai vasi sanguigni e dal nervo. La polpa è presente sia nella corona del dente che nei canali radicolari. Quando si parla di canali radicolari si fa riferimento alle cavità che percorrono l’interno della radice del dente.

Possiamo perciò dividerla in due sezioni:

  • La polpa camerale (contenuta all’interno della corona del dente);
  • La polpa radicolare (contenuta nel canale radicolare).

Risulta molto importante prendersene cura proprio perché è indispensabile nella protezione del dente nei confronti dell’invasione batterica attraverso la produzione di dentina, che funziona da barriera protettiva, consentendo di percepire ad esempio gli stimoli termici e mantenere il colore naturale del dente nel corso del tempo.

Cosa si intende per endodonzia

Magari qualcuno di voi ha già sentito parlare di trattamenti endodontici con terminologie differenti, quali cura canalare o devitalizzazione. Infatti, il trattamento endodontico è una pronta soluzione quando un dente o più si infiammano. Le cause delle infiammazioni, come potete immaginare, possono essere diverse e variano da paziente a paziente. Nella stragrande maggioranza dei casi solitamente è dovuta a un’infezione causata dai batteri presenti all’interno della bocca, che come abbiamo precedentemente illustrato, sono filtrati proprio dalla polpa.

La parte esterna del dente è la barriera che difende i tessuti dai batteri, ad esempio. Se lo smalto presenta danni, diventa vulnerabile ai batteri, che possono quindi raggiungere la polpa del dente andando a formare carie che possono essere più o meno profonde e fratture. Nel caso in cui i batteri riuscissero ad accedere ai denti si ha l’infiammazione, con possibile morte del dente, nei casi di necrosi.

Scopriamo maggiori informazioni nel dettaglio.

Quando è necessario un trattamento endodontico

É necessario ricorrere alla terapia endodontica in caso di:

  • Lesione da carie penetrante (o profonda) con conseguente infiammazione del tessuto della polpa e contaminazione batterica (pulpite). Se trascurata, tale infezione può infatti sviluppare, fino a provocare necrosi della polpa stessa e favorire l’insorgere di patologie radicolari e parodontali (legamento osso-gengiva).
  • Granuloma, che rappresenta una patologia frequentemente collegata all’infiammazione della polpa e che può evolvere in ascesso. Si tratta di una lesione provocata dalla divulgazione dell’infezione al di là dell’estremità della radice del dente (apice radicolare) con conseguente coinvolgimento dei tessuti e dell’osso nelle zone circostanti. Nel caso in cui non dovesse avvenire la guarigione, si deve ricorrere all’asportazione della punta della radice (apicectomia) e del tessuto infetto per via chirurgica, e, all’esecuzione contestuale dell’otturazione retrograda sulla radice sezionata.
  • Morte della polpa dentale, la quale può verificarsi anche spontaneamente.
  • Lesioni traumatiche.
  • Riabilitazioni protesiche particolari che richiedono l’utilizzo di un elemento dentale come pilastro.

L’importanza della prevenzione

Il detto prevenire è meglio che curare, specialmente per il benessere della salute orale, non è nulla di più vero. Una semplice azione quotidiana come l’igiene orale o la pulizia dei denti professionale una volta ogni sei mesi può aiutare ad avere denti belli e sani. Quando si ha la sensazione che non si proceda per il verso giusto, è essenziale saper riconoscere i segnali fin da subito.

I sintomi principali, da tenere in considerazione, per definire un dente malato e di una polpa infiammata sono:

  • maggiore sensibilità al caldo e al freddo
  • gonfiore
  • dolore perenne
  • dolore durante la masticazione
  • dolore ai linfonodi
  • dolore al tatto quando si tocca la gengiva vicino al dente