Nella vita può capitare a tutti che un dente si possa danneggiare o rompere.

Tra le principali situazioni che portano alla rottura di un dente ci sono una carie non curata correttamente, la devitalizzazione, una caduta o un trauma.

Nell’approfondimento realizzato oggi per voi, ho il desiderio di illustrarvi quali sono le principali tecniche odontoiatriche utili alla ricostruzione del dente danneggiato, così che, nel caso in cui ne aveste bisogno, possiate tornare ad avere un sorriso bello e sano, con una masticazione corretta e funzionale. 

Le principali cause di rottura del dente

Prima di illustrarvi le soluzioni offerte ai pazienti che si rivolgono agli studi dentistici di Roma e Frosinone a causa di un dente rotto, riassumiamo le principali cause che possono portare a questa conseguenza.

Tra le più frequenti, come anticipato, vi è la carie, che specialmente se non trattata e trascurata per troppo tempo, può causare danni anche all’interno del dente stesso, rendendolo debole.

Non solo, sono comuni anche i casi di:

  • Infiammazione della polpa dentaria, conosciuta con il termine pulpite;
  • Masticazione di cibi eccessivamente duri;
  • Traumi e incidenti, come una semplice caduta oppure un inconveniente in macchina;
  • Denti indeboliti per l’avanzare dell’età, con conseguenti crepature o rotture;
  • Denti ricostruiti in modo non propriamente corretto, che tendono a disgregarsi.

Non ultimi, i casi in cui si verifica una frattura di lieve entità, priva di sintomi da parte del paziente rispetto a una rottura totale.

Le tipologie di rottura del dente

Un dente può rompersi in modi differenti, dettaglio che consente di definire diverse tipologie di rottura.

  1. Verticale. Nel caso in cui sull’elemento interessato siano presenti delle linee sottili verticali. Nella stragrande maggioranza dei casi sono superficiali ed è sufficiente intervenire con un prodotto di riempimento per ovviare il problema;
  2. Profonda. A differenza della precedente, in questo caso la rottura è più netta e definita. Bisogna intervenire tempestivamente al fine di circoscrivere l’area interessata, in modo che non interessi una superficie maggiore con il passare del tempo. Nel caso in cui il paziente si presenti con una rottura in stato avanzato e abbia colpito anche la radice o la polpa del dente, potrebbe essere necessario procedere alla devitalizzazione del dente e all’estrazione se è stata coinvolta la radice.
  3. Dente scheggiato. In caso di una lieve scheggiatura, potremo ricostruire il dente con un apposito materiale, in composito.
  4. Cuspide. Nel caso in cui la rottura del dente coinvolga anche la cuspide, indiscussa protagonista della triturazione dei denti durante la masticazione, potremo ovviare al problema con un intarsio oppure mediante una corona.
  5. Rottura del dente in verticale, con spaccatura e raggiungimento della radice. Una situazione di questa natura potrebbe essere fonte di infiammazioni e infezioni, richiedendo in alcuni casi la rimozione del dente e un impianto dentale.
  6. Rottura del dente a seguito di una carie, fonte di indebolimento.Gli interventi di ricostruzione di un dente cariato sono: l’otturazione, l’intarsio, la capsula e nei casi limite l’impianto.Sarà mia premura analizzare la situazione e valutare, insieme al paziente, la soluzione migliore per sanare il dente in base all’estensione della carie e ai sintomi.

Come avviene la ricostruzione di un dente rotto?

Prima di presentarvi le possibili soluzioni per la ricostruzione di un dente, ci tengo a precisare che sono tutte indolore.

Possiamo valutare l’anestesia prima dell’intervento, così da evitare qualsiasi tipo di problema e dire addio alla paura del dentista. A seguito dell’intervento, è possibile sentire un lieve fastidio limitato esclusivamente alla zona trattata.

Non ci resta che scoprire come avviene la ricostruzione del dente rotto o del dente scheggiato.

Le soluzioni offerte dell’odontoiatria, anche in questi casi, sono molteplici.

  1. Ricostruzione. Soluzione adottata nel caso in cui la frattura del dente è parziale. Si applica il materiale in composito scolpendo fino a che non si ottiene la forma che il dente aveva prima dell’incidente;
  2. Capsula dentale, nel caso in cui il dente sia particolarmente danneggiato o devitalizzato.
  3. Impianto dentale. Se il trauma dentale è più grave del previsto, si ricorre solitamente all’impianto dentale, con un inserimento all’interno dell’arcata dentale di una radice sostitutiva.

Se hai un dente rotto o scheggiato e desideri ottenere maggiori informazioni, i team dello studio dentistico di Roma e dello studio dentistico di Frosinone sono a tua disposizione, insieme a me, per fornirti tutte le informazioni utili.