L’ascesso dentale è un accumulo di batteri morti, residui di cellule e globuli bianchi intorno al dente: quali sono le cause, i sintomi e come eliminare il caratteristico gonfiore.
In questo approfondimento ho pensato di trattare un problema particolarmente diffuso, ossia l’ascesso dentale, un disturbo decisamente fastidioso e che può rivelarsi anche debilitante, vedendo nello specifico di cosa si tratta, quali sono le cause e come eliminare il gonfiore.
Cos’è un ascesso dentale
Come di consueto, partiamo dalle basi, ossia dalla definizione, utile a comprendere il problema. L’ascesso dentale è un accumulo di batteri morti, residui di cellule e globuli bianchi tra gengiva, osso e polpa, quindi intorno al dente. Arrivati a questo punto è doverosa una precisazione: l’ascesso dentale può essere parodontale o endodontico. Cosa cambia? L’ascesso parodontale si riscontra in soggetti che soffrono di parodontite o comunque malattie gengivali mentre l’ascesso endodontico (o periapicale), che si origina dall’apice del dente, è causato dalla necrosi del tessuto pulpare che si trova nei canali del dente stesso. Nel secondo tipo di ascesso, quello periapicale, l’infezione è causata dalla carie.
Le cause
A differenza di quanto ritenuto da molte persone, la scarsa igiene orale non è l’unica causa che può portare alla formazione di un ascesso, che può manifestarsi ad esempio per la frattura di un dente, per gengivite, per devitalizzazioni non eseguite correttamente e anche, come vedremo più avanti, per la crescita del dente del giudizio. Ci sono poi fattori che possono aumentare la possibilità di formazione dell’ascesso, come ad esempio il diabete, il consumo di alcol, il fumo, la chemioterapia e il reflusso.
Quali sono i sintomi di un ascesso dentale
Un ascesso dentale si manifesta con un mal di denti persistente, alitosi, spossatezza e febbre. Uno dei sintomi più evidenti dell’ascesso è il gonfiore che interessa la guancia dalla parte dell’ascesso, ovviamente.
Il trattamento
Cosa fare in caso di ascesso dentale? Il primo passo da fare è quello di contattare immediatamente il proprio dentista di fiducia e fissare un appuntamento per una visita di controllo.
Attenzione! Sul web sono presenti diversi suggerimenti per la risoluzione fai da te del problema. Non farti ingannare! Nella migliore delle ipotesi troverai metodi naturali non risolutivi ma almeno non dannosi. Nella maggior parte dei casi troverai proposte che possono essere addirittura dannose per la salute della tua bocca. Quindi no, non affidarti a Google per risolvere il problema.
Chiusa la doverosa parentesi, torniamo al trattamento professionale. Accertatosi della natura del problema, il dentista prescriverà una cura a base di antibiotici. Per il dolore è possibile prescrivere farmaci specifici. Solo in rari casi può essere necessario procedere con l’estrazione del dente.
Ascesso dentale: quanto dura il gonfiore alla guancia e come ridurlo
L’ascesso si manifesta con dolore e con il caratteristico e decisamente fastidioso gonfiore che interessa la guancia. Il gonfiore generalmente scompare dopo due o tre giorni dall’inizio della cura antibiotica. Non si tratta ovviamente di una regola fissa. Molto dipende dal tipo e dal livello di infezione e da come il paziente reagisce alla cura.
Ascesso e dente del giudizio
La crescita del dente del giudizio, come anticipato in precedenza, può essere accompagnata da un ascesso. Il dente del giudizio, nella sua crescita, va a rompere la gengiva che diventa difficile da pulire con cura e quindi può infettarsi facilmente. In questo caso si parla di pericoronite o disodontiasi del dente del giudizio e dal punto di vista pratico si tratta di un processo infiammatorio che intessa il sacco pericoronarico che avvolge il dente.