Cosa si intende per affollamento dentale grave, come si stabilisce il grado di affollamento dentale e quali sono i trattamenti consigliati.

In questo approfondimento ho deciso di dedicarmi ad un problema diffuso e invasivo, quello dell’affollamento dentale. Parlo di un problema invasivo perché è evidente. Non si tratta di un problema poco visibile ma di un problema che causa difetti estetici notevoli. Il risultato? Le persone alle prese con questo problema spesso si vergognano letteralmente di aprire bocca, evitano di sorridere e arrivano anche a parlare poco. La buona notizia è che stiamo parlando di un problema che ormai può essere risolto anche con interventi e trattamenti poco invasivi. Purtroppo, come vedremo, in caso di affollamento dentale grave è invece necessario procedere con l’estrazione di uno o più denti.

Affollamento dentale: le cause

Partiamo dalle basi. L’affollamento dentale è una malocclusione ortodontica. Dal punto di vista pratico, i denti si trovano in una posizione differente da quella che dovrebbero occupare naturalmente nella bocca. Le cause possono essere ossee o dentarie; nel primo caso la struttura ossea che deve ospitare il dente è più piccola del normale, e quindi non riesce ad ospitare la struttura del dente, nel secondo caso invece sono i denti ad essere più grandi del normale. Anche un palato stretto o la presenza di denti sovrannumerari possono causare l’affollamento dentale. Soprattutto negli adulti, il problema può essere causato dalla perdita di denti e dalla mancata sostituzione degli stessi. A prescindere dalle cause, generalmente il risultato è che i denti possono sovrapporsi o comunque disallinearsi.

L’affollamento dentale nei bambini

Il problema è particolarmente diffuso nei bambini e si manifesta generalmente a partire dai sei anni di età, quando spuntano i denti permanenti, che vanno a sostituire i denti da latte. In questo caso è di importante rivolgersi in tempi brevi al proprio dentista che, intervenendo tempestivamente, può risolvere il problema anche con una terapia poco invasiva per il bambino. Generalmente, come vedremo più avanti nel corso di questo approfondimento, nei bambini è possibile risolvere il problema facendo ricorso all’apparecchio ortodontico, mobile o fisso a seconda dei casi.

Le tipologie

Arrivati a questo punto è bene soffermarsi su quelle che sono le tipologie di affollamento dentale. In caso di affollamento dentale primario, il disallineamento dei denti è causato da problemi di origine ereditaria, come ad esempio la mascella troppo piccola. L’affollamento dentale  secondario è causato generalmente da cattive abitudini, come ad esempio, nei bambini, l’uso prolungato del ciuccio. Anche la perdita anticipata o prematura dei denti da latte può causare un affollamento dentale secondario. Si parla invece di affollamento dentale terziario quando a causare il problema sono i denti del giudizio che, non avendo spazio, quando erompono alterano l’intera struttura della dentatura.

Affollamento dentale grave, moderato o lieve

In seguito visita ortodontica sarà possibile stabilire il grado di affollamento dentale, che può essere lieve, moderato o grave. Si parla di affollamento dentale lieve quando lo spazio mancante è inferiore ai 3 millimetri, di affollamento dentale moderato quando lo spazio mancante è tra i 3 e i 5 millimetri e di affollamento dentale grave quando lo spazio supera i 6 millimetri.

I trattamenti per l’affollamento dentale: apparecchio ortodontico, invisalign e faccette dentali

Il trattamento si stabilisce ovviamente in base al caso specifico e alle cause che hanno originato il problema. In alcuni casi per risolvere il problema si procede con l’applicazione di un apparecchio ortodontico fisso, nello specifico quello con i Brackets, ossia le placche in ceramica o in metallo applicate sul dente del paziente e legate tra loro con fili metallici e piccoli elastici. Questo apparecchio genera una trazione. Lo scopo è quello di andare a creare spazio per i denti disallineati. L’apparecchio ortodontico viene scelto soprattutto per trattare il problema nei bambini.

Una soluzione meno invasiva è rappresentata dalla mascherina invisibile Invisalign, una tecnica non invasiva e non visibile. Si tratta di mascherine – o meglio allineatori – trasparenti create su misura. Si tratta di un apparecchio mobile, che quindi può essere rimosso senza alcuna difficoltà quando si mangia o quando si lavano i denti, ad esempio.

In caso di affollamento dentale moderato è possibile ricorrere alla tecnica dello stripping dentale; si tratta di una limatura del dente per fare in modo che possa posizionarsi nello spazio a disposizione.

Nei casi meno gravi è possibile risolvere il problema ricorrendo alle faccette dentali, ossia sottili lamine in ceramica che si applicano sui denti senza dover ricorrere ad interventi invasivi o dolorosi. Con le faccette dentali, potrai tornare a sorridere e non dovrai più vergognarti della tua bocca.

Cosa fare in caso di affollamento dentale grave

In caso di affollamento dentale grave, si procede generalmente con l’estrazione di uno o più denti. Questa operazione consente di andare a creare lo spazio necessario per andare a riallineare i denti e riposizionare la dentatura.

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